Il potere della giungla, la forza della materia, l'anima del design.

Samer Alameen, Alessandro Ciffo, Roberta Colombo, Julian Mayor, Roberto Mora, Mauro Mori, Gianni e Rocco Osgnach, Daniele Papuli, Ilia Potemine, Andrea Salvetti, Matteo Thun, Anna Maria Tulli e con la partecipazione di Bertozzi & Dal Monte Casoni.

Una foresta pluviale ricreata ed avvolta dai suoni della natura e dall' odore di terra bagnata. La naturale ricchezza della giungla come ecosistema perfetto per la purezza, la materialità e lo spirito di un design contemporaneo universale. Un’installazione sensoriale che fa' da sfondo alla nuova Exhibition in Dilmos: 15 Artisti che trasmettono l’essenza reale della creatività.

SAMER ALAMEEN

"All you can seat "stools

Legno

cm 40x33x40h

2016

Lo stile di “All You Can Seat” si basa su antiche forme e modelli geometrici islamici, ampiamente utilizzati nell’architettura e nel design nel corso dei secoli, in particolare con i richiami ai motivi arabeschi. Questo sgabello/tavolino si ispira ad un motivo ormai dimenticato, ritrovato nell’Alhambra. È un modello modulare realizzato in tre materiali diversi, che permette ai fruitori di creare la propria forma e selezionare il materiale preferito, dando così origine ad un prodotto più personalizzato, utilizzabile sia come pezzo unico che in una composizione più elaborata.

BERTOZZI & DAL MONTE CASONI

"Confessionale"

semirefrattario bianco

cm 141x76x176h

Pezzo Unico

1992

L’opera è una sorta di macchina, un circuito che mette in comunicazione uno spazio per due sedute dove due persone possono dialogare senza toccarsi, proprio come in un confessionale.

ALESSANDRO CIFFO

"COMOD-One" Tavolo

Silicone puro acetico non adulterato e legno

fusione per strati e rullo

cm 130x280x75h (table top: cm 90x210)

2016

Il tavolo COMOD-One nasce per soddisfare l'esigenza di ampliare la superficie d'appoggio del tavolo utilizzando le gambe sovradimensionate come ripiani.E' composto da un piano e quattro parallelepipedi. Non ha ne' viti ne' incastri. Il Silicone ammorbidisce gli spigoli vivi e la nuova pigmentazione resistente ai raggi uva permette l'utilizzo all'aperto, novitá dettata dalla texture Wood.

"Iperbolica Wood" poltrona

Silicone puro acetico non adulterato e schiuma poliuretanica elastica

fusione per strati e rullo

cm 110x100x80h

2016

La poltrona Iperbolica, progetto presentato nel 2012 alla Triennale di Milano, nella versione Wood diventa anche da esterno grazie tanto all'utilizzo dei nuovi pigmenti resistenti ai raggi uva quanto alla stabilizzazione nel tempo della schiumatura iniettata in stampo.

ROBERTA COLOMBO

"Intothejungle"seduta

terracotta

cm 33x33x43/53h

2016

Come blocchi di terra estratti in una foresta equatoriale, segnati dal passaggio dell’uomo e dall’esuberanza della natura.

"Domesticjungle"seduta

ceramica

cm 33x33x43h

2016

Inno e rivolta della casalinghitudine. La forma essenziale delle sedute è alterata dall’impressione di oggetti del quotidiano domestico. Fossile tabernacolo di un ferro da stiro, un mocio, un battipanni.

"Fossile", tavoli componibili

ferro e ceramica

cm 80x80x73h – cm 80x30x73h – cm 30x40x73h – cm 120x50x73h

Impronte di diversa natura dialogano fra loro. Un patchwork di tracce che narrano storie di vita selvatica e di vita domestica.

JULIAN MAYOR

"Solaris"poltrona

Acciaio dolce

cm 128x84x84h

2016

La seduta Solaris fu ispirata da una visita alla mostra “Cosmonauti” al Museo della Scienza, che presentava reperti provenienti dal programma spaziale sovietico, risalenti agli anni ’60, ’70, e ’80 del secolo scorso. Il nome Solaris deriva dall’omonimo film di fantascienza russo del 1972 diretto da Andrei Tarkovsky, un “film drammatico sul dolore e su una parziale guarigione”, un film incentrato sui pensieri e le coscienze degli scienziati cosmonauti che studiano il misterioso oceano di Solaris. Mayor spiega quale aspetto voleva che avesse la seduta, una via di mezzo tra un satellite e il muso a cono di un razzo spaziale, per catturare l’era dell’esplorazione dello spazio e l’epica “corsa spaziale” che in quegli anni monopolizzò Stati Uniti e Russia Sovietica.

ROBERTO MORA

"Burned Paper" cabinet

lamiera di ferro sbalzata a mano, ritagliata a fiamma, verniciatura a polvere

cm 100x170hx30

"Burned Paper" consolle

lamiera di ferro sbalzata a mano, ritagliata a fiamma,verniciatura a polvere

cm 135x35x90h

2016

Le carte bruciate di Roberto Mora sono l'evoluzione di un percorso creativo iniziato nel 2008 con "Carte & cartocci". Oggi l'autore non si limita a deformare la lamiera di ferro per ottenere suggestioni che imitano la carta stropicciata ma chiama in campo il potere e il fascino distruttivo del fuoco! La sua è un' operazione iperrealista e insieme concettuale. Mora osserva e imita il dopo , ovvero le reazioni cromatiche provocate dal bruciare. Il tentativo è di porre l'attenzione su ciò che viene a mancare. Il fuoco che distrugge,deforma e modella, ci riconsegna una nuova percezione della materia , del tempo e dallo spazio.

MAURO MORI

“Movimento Basso Marmo” tavolini

Marmo statuario

Ø cm. 56 x 32 h.

Limited edition

2015

“Movimento 4 Fondente”

Rame Fondente

Ø cm. 64 x 55 h.

2014

“Movimento Basso Fondente”

Rame Fondente

Ø cm. 60 x 32 h.

2013

“Movimento 5”

Albizia Rosa / Albizia wood

Ø cm.50 x 93 h.

One off

2003

Con questa serie di lavori della sezione “Moving on”, scavando nel marmo Statuario come nel legno di Albizia rosa, si liberano spirali scolpite in un blocco unico che formano linee che si avvitano intorno ad un asse, come se seguissero la memoria della materia viva, il DNA. La materia si frantuma invece in diverse parti, non più blocchi unici, ma dischi di rame assemblati al quale la naturale l’ossidazione del tempo viene accelerata.

GIANNI OSGNACH

"Crash" Consolle

corten

cm 120x40x75h

2016

Idea di materia allo stato primario, in formazione. Il "crash" potrebbe dare un senso di travaglio/ripulsa della materia costretta in una forma rigida, geometrica.

ROCCO OSGNACH

"Zolla (dopo Albrecht Dürer)" specchio

specchio inciso

cm 80x200h

2016

Su una lastra di specchio industriale viene incisa la silhouette del “La Grande Zolla” di Albrecht Dürer, andando a levare lo strato metallico che rende riflettente un qualsiasi vetro. Lo specchio quindi si appoggia ad un vuoto che però raffigura la terra; le immagini riflesse “spuntano" tra le "erbacce" del Dürer.

DANIELE PAPULI

"Rawdendro" seduta trono

carta

diam cm 50/65 x 125h

2016

"Rawdendro" forma contenitore con tre sgabelli

carta

diam cm 110 x 50 x 210h

2016

Di carta e di carte il progetto RAWDENDRO che prevede la realizzazione di due elementi scultorei e funzionali: una seduta a trono e un monolite contenitore che diventa una postazione. Entrambi sono volumi composti da migliaia di lamelle di carte leggere. I moduli costitutivi sono strisce ricavate da pagine di vecchi libri e carte selezionate per grammatura e colore, sagomate e tagliate a mano. Volume compattati e strutturati come agglomerati cartacei che rivelano profili, innesti, spessori e tracce di stampa tipografica. “Strato su strato, striscia su striscia, la carta si trasforma in materia porosa, calcarea o lignea a seconda della loro densità. Lo schienale del trono e la seduta sollecitano la mano a scoprire la materia. Il monolite alto, che ha due forme cilindriche innestate nello spessore, da estrapolare e utilizzare, racconta come un semplice gesto dell’uomo può trasformare e modificare lo spazio, a misura della propria esistenza”.

ILIA POTEMINE

Serie "Oggetti Dinamici"

"Untitled" lampada

alluminio,resina ed ottone

cm 6x6x40

2016

La selezione comprende oggetti sorprendenti realizzati passando per svariate tecnologie. Artigianato puro e sofisticate tecnologie di stampa 3d danno vita ad un insieme dinamico, in grado di creare movimento donando così altri significati agli oggetti che diventano dei giocattoli, dei mezzi di trasporto di emozioni. La prima edizione comprende una lampada dal corpo cilindrico in alluminio che al suo interno nasconde la luce che può essere spostata e manipolata in base alle proprie esigenze. La manipolazione dell' oggetto si evolve nella serie di piani a geometria variabile realizzati in marmo e alluminio/ottone dando così la possibilità di interagire con l' oggetto e di creare differenti soluzioni.

ANDREA SALVETTI

"Canneto"

Parete in fusione di alluminio con porta per attraversare

cm 443x10x294h

opera unica

2016

"Canneto 2"

Mobile a sportelli in fusione di alluminio nero

cm 142x47x92h

edizione di N° 8 esemplari numerati

2016

"Palma"

Tavolo circolare in fusione di alluminio nero

diametro cm 125x73h

edizione di N° 8 esemplari numerati

2015

"Totem Apuano"

Tavolo in marmo Calacatta cielo e legno di castagno

cm 220x100x73h

(esemplare unico), ogni riproduzione non potrà essere uguale a quella raffigurata

2015

"Melo AT"

Poufs o piccoli tavoli in alluminio anodizzato maculato

Misure variabili

2016

"Cactus"

Totem-appendiabiti-cappelliera in fusione di alluminio naturale e bronzata, onice

cm 73x57x190h e cm55x55x190h

N°2 esemplari unici

2015

"Nido"

seduta in alluminio anodizzato

diametro cm 100x65h

2006-2016

"Microcosmo" ( uovo )

opera in alluminio placato oro/cromo e rose stabilizzate

diametro cm 18x23h

"Trottola"

opera in ottone placato oro/cromo e rosa stabilizzata

diametro cm 9x11h

2015

Sono opere nate con un sentimento di rivincita della natura sull'uomo, con la convinzione che presto la terra bilancerà in autonomia il proprio equilibrio. Sono oggetti semplici, utili, solidi e durevoli, oltre la temporaneità del nostro passaggio terreno, oltre lo spazio di un ciclo lunare al di sopra di qualunque regola organica. Per la casa di chi può amare e curare dolcemente il suo ambiente rispettando la trasformazione della materie e l'evoluzione delle relazioni.

MATTEO THUN

"Totem da Colorare"

Biscotto bianco con trattamento a cera

varie altezze

in collaborazione con Benedetto Fasciana

catalogo Matteo Thun Atelier

2016

Dalla collaborazione con i maestri ceramisti toscani, inspirate dalle forme degli archetipi di contenitori e vasi, nascono le collezioni "Totem AC" di MATTEO THUN ATELIER che quest'anno diventano "da colorare". Si unisce così la creazione tradizionale dei vasi alla fresca leggerezza dei colori ispirati alle essenze naturali della primavera.

ANNA MARIA TULLI

"Bidone Nero " (B-3624) CABINET

Anta lavorata con applicazione di asettici Bidoni di metallo fotografati, reinterpretati e stampati su materia (simil-gesso) applicata manualmente su supporto rigido in mdf.

cm 100x40x170h

2016

La ricerca fotografica di Anna Maria Tulli, cominciata 17 anni fa' agli albori dell’era digitale, è caratterizzata dall’utilizzo di materiali di stampa nuovi e sempre differenti, che tendono a distaccarsi dalla tradizione della pura e semplice “impressione” per diventare invenzione, oltre che estetica, tecnica. Le fotografie ruotano attorno ad alcuni temi cardine che diventano i soggetti degli scatti e l’oggetto per un approfondimento più teorico e personale ed in questo caso specifico con il ritratto di asettici bidoni di metallo, superficie contenente e contenuto celato.

Casa Vogue Brasil ha creato per Dilmos un'installazione sensoriale speciale, basandosi sul progetto fotografico "Coexistência" dell’artista brasiliana Ilana Bessler, con la collaborazione di un prestigioso gruppo di professionisti :

Concept: Taissa Buescu and Adriana Frattini

Photographic work: Ilana Bessler

Exhibition project: Metro Arquitetos

Exhibition Production: Bianca Rizzi (RR)

Printed textiles: Donatelli Tecidos

Soundscape Composer: David Bessler

Executive production: Ana Montenegro

Art production: Denis Santos

Casa Vogue Brasil è la rivista di design, decor e architettura del gruppo Condé Nast in Brasile, fondata nel 1975. È leader del mercato editoriale tripla A: anticipa le tendenze, riporta le novità e le fiere più importanti e promuove le mostre e gli eventi di alto profilo presso un ampio pubblico mirato.